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AGFA DI MANERBIO, PAROLINI: “AVANTI CON L’ATTIVITA’, PRIMO OBIETTIVO A CUI LAVORA REGIONE LOMBARDIA”

Milano, 28 ottobre  2013 – “Regione Lombardia ha come obiettivo primario la ripresa delle attività di Agfa sul sito di Manerbio: questa è la battaglia che stiamo facendo. Se ciò non accadesse, ribadiremo all’azienda la via della reindustrializzazione e del ricollocamento degli attuali lavoratori”.  Questi i punti fermi fissati da Mauro Parolini, capogruppo del Popolo delle libertà – Forza Italia in Consiglio regionale, sulla vicenda che ha portato all’interruzione delle attività allo stabilimento della multinazionale belga.

Parolini indica la priorità su cui Regione Lombardia sta lavorando sin dall’avvio della vertenza: “La nostra contrarietà all’abbandono del sito è ferma. Ciò provocherebbe il depauperamento del tessuto produttivo locale e regionale oltre a quello delle competenze professionali dei lavoratori. Regione, quindi, insiste nel convincere Agfa a presentare un progetto di rilancio da sostenere con strumenti di supporto all’innovazione e di ripresa delle aziende esistenti (bando Start e Re-Start). – precisa Parolini –. Gli incontri avuti sin qui, però, svelano l’ostinata determinazione dell’azienda a cessare l’attività”.

Fosse confermata questa direzione, Parolini assicura il massimo impegno di Regione Lombardia per imboccare strade alternative: “Innanzitutto, Agfa non può sottrarsi alla responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori. Non è possibile abbandonare un sito produttivo dopo anni di insediamento, lavandosene le mani di tutto. Andrà considerata la strada della reindustrializzazione, con la messa in disponibilità dell’area e dei macchinari a soggetti imprenditoriali subentranti, e l’impegno alla ricollocazione dei lavoratori con una attività di replacement e riqualificazione”.

“Non possiamo – conclude Parolini – rassegnarci all’idea di abbandonare le nostre industrie, che sono il nerbo del tessuto economico lombardo. Regione, come già fatto in altri casi, si farà carico anche oltre le proprie competenze, di sostenere i lavoratori e di offrire occasioni di rilancio all’azienda. Indispensabile, però, è uno sforzo da parte di tutti. Solo in questo modo eviteremo che questa vicenda si trasformi in un nuovo caso Federal Mogul”.