Seleziona una pagina

Milano, 28 set. – “Quello dell’equo e solidale è un modello che Regione Lombardia sostiene in concretamente per il valore economico e sociale, ma anche per l’importante significato educativo che propone. E vogliamo continuare a farlo in modo sussidiario attraverso un confronto costante con i protagonisti di questo mondo”. Così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, intervenendo stamane alla tavola rotonda ‘Food Policy, buone pratiche locali e Commercio Equo e Solidale – proposte e soluzioni per un sistema alimentare più equo e sostenibile’ organizzata, a Milano, da Equo Garantito, l’associazione delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane.  

IMPEGNO REGIONE – “Abbiamo, infatti, appena promosso un bando a favore delle organizzazioni lombarde del commercio equo e solidale, che ha permesso di finanziare otto progetti, interventi per oltre 400mila euro in formazione, educazione al consumo, organizzazione e partecipazione a fiere e valorizzazione dei prodotti sul mercato per il rafforzamento dei canali di vendita. C’è poi una nuova legge regionale, che – ha sottolineato l’assessore – non è una mera enunciazione di principi ma uno strumento operativo che ha già portato all’istituzione della Consulta regionale per il Commercio equo e solidale, nata proprio stanziare risorse specifiche al settore e per valorizzarne, con un approccio condiviso e sistematico, le prerogative sociali e i valori”.

VALORE AGGIUNTO – “Il commercio equo e solidale – ha aggiunto Parolini – si sta sviluppando come un importante valore aggiunto per i consumatori e per l’economia regionale che vogliamo continuare a valorizzare. La crescita di questa modalità di commercio, che punta sull'equità dei prezzi, sulla tutela dei piccoli produttori, sulla filiera corta, sia nei confronti dei paesi emergenti che dei nostri produttori, va di pari passo all’attenzione e alla consapevolezza dei cittadini e rappresenta una ricchezza che può coniugarsi sempre di più con la grande professionalità del tessuto del commercio tradizionale”.

DECISIVO ANCHE PER QUESTIONE IMMIGRAZIONE – “L’impegno comune affinché il mercato globale possa assumere realmente una dimensione più giusta, più equa e solidale, conviene a tutti e – ha dichiarato infine Parolini – diventa oggi decisivo di fronte alle sfide e ai problemi che ci pone la questione dell’immigrazione, che troverebbero anche in uno sviluppo armonico delle economie locali, soprattutto quelle più in difficoltà, una possibile e concreta soluzione”.