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Bresciaoggi 17 febbraio 2010
 
C’è una data che diventerà una pietra miliare per la viabilità bresciana. Il 31 dicembre 2012 non sarà solo il giorno dell’entrata in esercizio della metropolitana leggera cittadina: sarà anche il giorno della «Corda molle», di Brebemi, che forse anticiperà di tre mesi e della variante Capodiponte-Malonno in Vallecamonica. La scadenza che per ora manca all’appello riguarda il primo lotto dell’autostrada della Valtrompia da Gussago-Concesio a oltre il crocevia di Sarezzo. La procedura di appalto è in corso avanzato, gli espropri sono partiti, il progetto con il piano cantieri è pronto, la società autostradale Brescia-Padova ha messo nel bilancio 2010 i primi 40 milioni, si potrebbe partire con i lavori a fine anno.
ENTRO IL MARZO 2012 sarà pronto il tratto nuovo a quattro corsie della Corda molle da Fenili Belasi a Montichiari. Il tracciato c’è e si lavora all’artistico ponte ad arco che scavalca l’autostrada per Cremona all’altezza del casello di Brescia sud. Nel dicembre dello stesso anno sarà completato pure il raddoppio delle corsie tra Fenili Belasi e Ospitaletto. Per questo tratto la gara d’appalto è in corso (sarà completata tra qualche settimana). Nel complesso sarà un’opera da 350 milioni di euro.
A Travagliato, poi, con 20 milioni aggiuntivi verrà modificato lo svincolo che attacca Brebemi alla Corda molle stessa in modo da dare continuità autostradale fino a Brescia est, evitare l’imbuto dello svincolo a una corsia e impedire che il traffico s’incanali sulla tangenziale sud di Brescia. Altri 300 milioni si stanno spendendo per il cantiere Camuno tra Capodiponte e Malonno. E pure per questa variante la data certa è fine 2012. In programma c’è il completamento della strada per la Valsabbia fino a Idro. Gli 80 milioni necessari ci sono, il progetto definitivo è in regione dalla metà del dicembre scorso, e se il Pirellone non apporterà modifiche in primavera partiranno le gare d’appalto.
C’è la richiesta alla Brescia-Padova di un finanziamento di 67 milioni di euro per portare da due a sei corsie la bretella dalla Fascia d’oro a Brescia est per dare continuità alla Corda molle che in quel punto arriva a sei corsie, appunto, appaiata con la Goitese.
A DESCRIVERE lo stato dell’arte è l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Mauro Parolini. Occasione, il convegno sul Trasporto pubblico locale organizzato da Uil ieri mattina all’Ac Hotel. L’assessore fa il punto sulla realizzazione del Piano della viabilità varato sei anni fa. E dopo le 330 rotatorie, le opere già realizzate nella Bassa e nelle Valli, si spinge in avanti fino al completamento del piano delle tangenziali immaginando un unico gestore che utilizzi i pedaggi per il completamento della tangenziale sud a 4/6 corsie fino a Peschiera, per completare la Valtrompia da Ospitaletto a Lumezzane e mettere mano alla tangenziale est da via Serenissima al Prealpino. Sarà il lavoro dei prossimi cinque anni. Già che c’è, Parolini dice la sua pure sull’aeroporto di Montichiari, e chiude le porte ai veronesi. «Riconosco che la gestione da parte di Catullo spa è strutturalmente incapace di sviluppare il nostro scalo perchè ha indirizzi incompatibili – dice -, spero in una gestione concordata, ma le resistenze su una gestione autonoma integrata sono forti e il fallimento sia economico che dei servizi è evidente». Perciò «ci vuole un totale cambiamento e la gestione deve essere sottratta ai veronesi».MI.VA.