Seleziona una pagina

Milano, 24 mar. – “Continua l’impegno di Regione Lombardia per mettere gli ambulanti nelle condizioni di agevolare i loro adempimenti e per consentire alla Polizia Locale di compiere controlli in modo semplice e immediato grazie al supporto della tecnologia”. È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia commentando la fine della fase di sperimentazione durata circa un mese dell’applicativo informatico che gestisce la lettura del QRcode sui documenti identificativi degli ambulanti.

FINALITÀ PROGETTO – Il progetto, che ha coinvolto quattro Comuni, i rispettivi comandi di Polizia Locale, le associazioni di categoria e centinaia di operatori, è finalizzato all’introduzione del "QRcode", il codice a barre bidimensionale che può essere letto mediante strumenti di comunicazione mobile, sulla Carta di esercizio e sulla Attestazione annuale, le due principali documentazioni che contengono i dati delle imprese con i relativi titoli autorizzativi e che attestano l’assolvimento degli obblighi dell’operatore dal punto di vista amministrativo, fiscale, previdenziale e assistenziale.

I BENEFICI – “I benefici raggiunti attraverso l’introduzione del QRcode sono evidenti in termini di semplificazione per gli operatori, che potranno evitare di stamparsi i documenti ogni qualvolta intervenga un aggiornamento, di facilitazione dei controlli per le Forze dell’ordine, che attraverso un click sul telefonino possono verificare in tempo reale i dati dell’ambulante e – ha spiegato Parolini – di lotta all’abusivismo, perché tutte le informazioni sono criptate e custodite in una database informatizzato, che non può essere modificato, copiato e alterato”.

IMPEGNO CONTRO ABUSIVISMO E CONTRAFFAZIONE – “L’Assessorato al Commercio – ha rimarcato Parolini – negli ultimi anni ha inoltre introdotto diversi strumenti per il contrasto all’abusivismo e alla contraffazione, che si stanno rivelando molto utili per il comparto. L’abnegazione e l’impegno degli ambulanti onesti vanno infatti tutelati e preservati attraverso la creazione di un contesto condiviso di legalità, perché attraverso il loro lavoro rendono i mercati comunali elementi di attrattività del territorio e contribuiscono ad accrescere la qualità urbana delle nostre città”.

PROSSIMI PASSI – “Considerando il successo che ha ricevuto questa sperimentazione e i riscontri positivi raccolti dei soggetti coinvolti, i prossimi passi saranno rivolti ancora verso una maggiore sburocratizzazione e semplificazione e riguarderanno la graduale estensione a tutti i comuni della Lombardia del QRcode e lo studio di ulteriori strumenti innovativi per dare a tutti gli operatori un supporto semplice e ai consumatori la garanzia di professionalità, qualità e legalità”.

COMUNI COINVOLTI – I comuni dove è stata effettuata la sperimentazione sono: Milano (mercato di San Marco),  Brescia (mercato Quartiere C. Abba), Lecco e Bovisio Masciago (MB).