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Bresciaoggi 28 aprile 2013

 
L´obiettivo, non dichiarato ma sicuramente inseguito, sarà quello di portare in piazza cinquemilauno manifestanti battendo, almeno sui numeri della piazza, Beppe Grillo e i suoi «anonimi». Con questo spirito il Pdl di Brescia l´11 maggio si appresta ad accogliere Silvio Berlusconi in piazza Paolo VI. Una manifestazione a sostegno della ricandidatura di Adriano Paroli come sindaco di Brescia, con il comizio del leader fissato alle 18. Non solo. Anche se non ancora confermata, la sera prima (il 10 maggio) è prevista una cena elettorale di raccolta fondi che avrà come padrone di casa proprio il Cavaliere. 
Ieri in via Rodi lo stato maggiore del Popolo delle Libertà bresciano ha spiegato spirito e intenzioni del maggio elettorale, affidando al parlamentare Giuseppe Romele, al coordinatore cittadino Stefano Saglia e a quello provinciale Alessandro Mattinzoli l´onore e l´onore dell´organizzazione dell´evento. 
«Dalla piazza ci aspettiamo entusiasmo e convinzione – ha rotto il ghiaccio Mattinzoli -. E´ ferma volontà del presidente dimostrare che oltre ad essere un partito di contenuti, di responsabilità, a differenza di altri abbiamo ancora empatia con la gente. L´obiettivo non è fare la gara su Grillo, ma ribadire che il nostro partito è nato ed è cresciuto vicino alla gente, ai bresciani. Berlusconi ha sottolineato come il comune di Brescia, con la coalizione che si ripresenta in Loggia, è città laboratorio che può a livello nazionale può dare quell´impulso che sembra abbiamo cercato e teorizzato: unire tutti i partiti di area moderata sotto una unica coalizione».
Stessa linea per Mauro Parolini, consigliere e capogruppo in regione Lombardia: «Noi non siamo una folla anonima ha persone che si identificano in un ideale, che si conosce e che ha scelto di farsi rappresentare dal centrodestra». 
E IL COMIZIO in piazza del Duomo sarà occasione per il segretario provinciale Stefano Saglia di consegnare nelle mani del Cavaliere una petizione con la quale si chiede il ritiro del Premio Nobel a Dario Fo, che nei giorni scorsi durante la trasmissione radiofonica «La Zanzara» si è espresso con toni poco ortodossi sulla sua «statura» politica dell´onorevole Brunetta. «Brunetta che giura da ministro? – si è chiesto il Nobel – La prima cosa che faccio è cercare un seggiolino per poterlo mettere a livello, all´altezza della situazione. Oppure meglio una scaletta, così se la regola da se». 
Da qui nasce la petizione anti-Fo. «In piazza parleremo dei temi concreti da affrontare: dalla cassa integrazione in deroga alla crisi – ha rimarcato Saglia prima di affondare il colpo su Fo -. Intendiamo consegnare una petizione popolare per chiede la revoca del Nobel a Dario Fo. Questo signore ha fatto dichiarazioni disgustose nei riguardi dell´onorevole Brunetta e non si venga a dire che si trattava solo di battute. A parti invertite ci avrebbero massacrato mediaticamente. Oltre questo, Brescia per Berlusconi sarà il primo bagno di folla dopo la nascita del Governo e per questo sarà il primo «no Imu day» d´Italia. Dobbiamo far capire al presidente che il popolo è con lui…». L´appuntamento è tra 14 giorni, in piazza Paolo VI.