Seleziona una pagina
Milano, 20 marzo 2012 – Una missione istituzionale presso la Commissione europea per definire e concordare la cornice normativa entro cui inserire le disposizioni di legge inerenti  l’esercizio in deroga dell’attività venatoria, senza il rischio di incorrere in sanzioni o procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea. 
Giovedì 22 marzo una delegazione della Commissione regionale “Agricoltura, parchi e risorse idriche” si recherà appositamente a Bruxelles, dopo che lo scorso mese didicembre il Consiglio regionale aveva approvato un ordine del giorno che prevedeva l’attivazione di contatti diretti con la Commissione europea per definire nel modo migliore i provvedimenti venatori per la prossima stagione. La delegazione sarà composta dal Vice Presidente del Consiglio Carlo Saffioti (PdL), dal Presidente della Commissione Mauro Parolini (PdL) e dai Consiglieri regionali Vanni Ligasacchi (PdL), Alessandro Marelli(Lega Nord), Mario Barboni (PD) e Valerio Bettoni (UdC). Nell’occasione la delegazione lombarda si incontrerà in mattinata con i rappresentanti dell’Ufficio Giuridico e Contenzioso presso la sede di Italrap (Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea), mentre nel pomeriggio avrà luogo una riunione di lavoro presso la Direzione Generale Ambiente della Commissione europea “Direzione Infrazioni”.
La Commissione regionale “Agricoltura, parchi e risorse idriche” a fine febbraio aveva già ufficialmente richiamato l’Ispra a compiere fino in fondo il proprio dovere in materia venatoria, chiedendo alla Giunta regionale “di attuare ogni iniziativa utile a obbligare l’Ispra ad esprimere parere obbligatorio sulla consistenza delle specie cacciabili”. 
“Una raccomandazione che si era resa necessaria –ha spiegato il presidente della Commissione Mauro Parolini (PdL)- poiché dal 2005 l’Ispra (ex INFS) dichiara di non essere in grado di fornire i dati richiesti secondo i criteri fissati dall’Unione Europea. Questa inadempienza di Ispra –ha aggiunto Parolini– costituisce la principale motivazione delle procedure di infrazione avviate dall’Unione Europea nei confronti delle leggi venatorie lombarde”.   
Il documento approvato dalla Commissione lombarda contiene anche l’impegno a dare avvio all’Osservatorio regionale degli habitat naturali e delle popolazioni faunistiche, e su proposta di Vanni Ligasacchi (PdL) pone anche come termine ultimo per l’avvio il prossimo mese di aprile. “In assenza dei pareri dell’Ispra, per legiferare potremo infatti avvalerci –ha precisato Ligasacchi- dei pareri espressi da questo Osservatorio, che hanno pari valore e legittimità”. 
“Stiamo lavorando in modo trasversale in Consiglio regionale –spiegano  Carlo Saffioti eMauro Parolini–  perché i provvedimenti della Regione sulla caccia siano sempre più coerenti e rispettosi delle tradizioni della pratica venatoria lombarda. Intendiamo promuovere ogni azione utile sia a Roma che a Bruxelles perché nel rispetto della direttiva europea anche in Lombardia l’attività venatoria sia garantita e praticata come avviene in tanti altri Paesi europei”.