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Bresciaoggi 18 gennaio 2011
 
I maghi delle telecomunicazioni di domani si formano all’Università di Brescia, nella facoltà di Ingegneria dove la Texor – importante azienda bresciana specializzata nei sistemi di trasmissione dati – in collaborazione con il colosso americano Juniper Networks, ha installato gratuitamente un potente apparato per la gestione di reti di telecomunicazione di alto livello, con scopo didattico.
QUESTE TECNOLOGIE avanzate, che hanno un valore di circa un milione di euro, sono state offerte all’Università in comodato d’uso gratuito per un tempo illimitato, per consentire agli studenti di sperimentare direttamente funzionalità e configurazioni di reti che un domani incontreranno nel loro lavoro. 
La piattaforma per le telecomunicazioni fornita alla facoltà è costituita da una coppia di apparati per la trasmissione dati in tecnologia Juniper Networks di classe «Service Provider», equipaggiati con relativo software Junos di ultima generazione.
Non è un caso che l’iniziativa sia nata da un’intuizione dei titolari della Texor, essi stessi laureati alla facoltà di Ingegneria di Brescia: «Queste macchine – spiega Pier Franco Bandera di Texor – sono il fulcro su cui è incentrato il nostro lavoro, perché rappresentano gli apparati che vanno a costituire il cuore di una rete di trasporto dati di un operatore di telecomunicazioni». 
Su questa piattaforma sarà possibile realizzare in Università un percorso didattico per la formazione di giovani ingegneri. «Laboratori permetteranno agli studenti bresciani di misurarsi su una piattaforma che rappresenta lo stato dell’arte nel suo ambito – sottolinea Bandera -. A Texor e al mondo del networking servono futuri ingegneri e tecnici che siano preparati e abbiano dimestichezza nell’uso di queste tecnologie».
POTER DISPORRE di queste strumentazioni offre all’Università importanti vantaggi competitivi, come ha ricordato il professor Luca Salgarelli, associato di Telecomunicazioni a Ingegneria. «La formazione sarà avvicinata alla realtà industriale – dice -. Finora abbiamo offerto una buona preparazione, quello che mancava era la formazione sul campo, il poter toccare con mano gli apparati che gli studenti in futuro dovranno gestire». Anche la ricerca beneficerà della piattaforma, che consentirà di provare nel concreto la bontà di nuove teorie, trasponendole direttamente su apparati reali. 
Fra le molteplici sperimentazioni consentite dalle strumentazioni c’è, ad esempio, la possibilità di simulare un collegamento ad altissime prestazioni tra innumerevoli e lontanissimi centri di elaborazione dati.
ATTIVA nel business dell’innovazione della rete, Juniper Networks collabora con le Università e i centri di ricerca nel mondo grazie ad «apparati ad alte prestazioni e a una tecnologia aperta che ben si adatta alla formazione universitaria – ricorda Giulio Barki, responsabile per l’Italia dell’area Corporate and Government di Juniper Networks -. Con le dotazioni disponibili gli studenti potranno interagire anche con il mondo web 2.0, per condividere successi e problemi».
A credere nel progetto sono anche Provincia, Comune, Circoscrizione Centro e Regione: alla presentazione ospitata a palazzo Broletto sono intervenuti Flavio Bonardi, presidente della Centro, Mauro Parolini, consigliere regionale, che ha parlato di «un modello da perseguire che offre molto all’Università, dove ciò che non è possibile con le risorse pubbliche viene realizzato con risorse private», e Andrea Arcai, assessore alla Cultura e Pubblica istruzione del Comune, che ha evidenziato l’importanza di «un modello di sussidiarietà per rendere la nostra città sempre più competitiva».