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Bresciaoggi 29 dicembre 2011
 
«Non conosco a fondo le motivazioni oggettive che spingono certi appassionati della montagna a opporsi senza compromessi allo sport della motoslitta; dico solamente che se le medesime, come sembra o come si dice, sono riconducibili alla sicurezza in montagna, allora si dovrebbero individuare anche dei percorsi sicuri, magari, come il nostro, certificati anche dal nivologo, per tutti gli sport invernali, che permettano a tutti gli appassionati di accedere alla montagna in ragionevole sicurezza». 
Sono parole di Romolo Franzoni, presidente del Gruppo sportivo Bazena che opera nella splendida conca di Breno. E che prosegue «invitando tutti a frequentare corsi appositi per evitare i noti incidenti e gli innumerevoli interventi che durante l´inverno sono quasi all´ordine del giorno da parte del Soccorso alpino e di altri organismi, e che sono certamente a carico della collettività». 
Poi Franzoni passa a parlare della proposta di legge a tema del consigliere regionale Mauro Parolini, che «insieme al percorso sperimentale costituirà l´unica possibile normativa che potremmo avere: senza di questa non c´è assolutamente nulla, si ritornerebbe alla legge della giungla; alla legge di chi non vuole assumersi alcuna responsabilità; alla legge di chi vorrebbe vietare tutto per non risolvere niente». 
«Non so se questa proposta sia perfetta – aggiunge il rappresentante del Gs -: sicuramente è migliorabile, e dai vari punti di vista può essere più o meno resa permissiva o restrittiva. Nel frattempo, in attesa della sua approvazione si sta cercando di concordare un percorso sperimentale riservato al nostro Gruppo sportivo, che permetta di regolamentare tale sport per la stagione in corso, con particolare attenzione all´ambiente se consideriamo che l´intero tracciato si snoderebbe su strade agro-silvo-pastorali: le uniche attuali vie possibili anche dal punto di vista normativo, come ha ammesso anche il direttore del Parco dell´Adamello Dario Furlanetto». L.RAN.