Seleziona una pagina

Per il bene di tutti 

La crisi che stiamo vivendo ha fatto emergere che nel nostro Paese tante famiglie, associazioni, imprese e comunità locali sono capaci di grande solidarietà. Allo stesso tempo, 

però, si registra la diffusa affermazione di un individualismo fondato sulla convinzione che la propria felicità possa essere raggiunta a prescindere dagli altri. 

 

Questo ci ricorda che ogni forma di solidarietà e di carità è sempre frutto di un’educazione capace di valorizzare quel desiderio di verità, giustizia e bellezza che costituisce la natura dell’uomo e di suscitare un impegno per il bene di tutti. Dove questa educazione viene meno, l’originale positività umana si riduce ad un utilitarismo che crea solitudine a livello esistenziale, mentre a livello sociale favorisce l’affermazione di uno Stato invasivo, orientato ad arginare gli effetti negativi dell’individualismo moltiplicando leggi e regolamenti. 

 

Occorre allora una politica che sappia valorizzare tutte le realtà che permettono e favoriscono l’emergere del nesso profondo fra il bene della singola persona e il bene di tutti: scuole e università, ospedali e centri di assistenza, imprese profit e non profit, associazioni e movimenti, sono luoghi dove ognuno può crescere professionalmente e umanamente, nella scoperta che l’”io” per sua natura ha bisogno di un “noi”. Il bene comune può nascere solo da una pluralità di soggetti che si assumano liberamente la responsabilità di contribuire alla costruzione di una società in cui siano messe al centro le esigenze autentiche di ogni uomo. 

 

continua la lettura in http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=66099