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Bresciaoggi 4 Giugno 2010
 
Passano dall’Anas a una gestione più diretta dei Comuni rivieraschi la cura del verde, la pulizia e l’arredo delle piazzole di sosta lungo la Statale 45bis (Gardesana occidentale) nel tratto tra Salò e il confine con il Trentino.
Nella sede dell’assessorato provinciale ai Lavori pubblici, i rappresentanti dei Comuni di Gardone Riviera, Gargnano, Limone, Roè Volciano, Salò, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine hanno apposto la loro firma alla convenzione che «rivoluziona» le competenze, dando agli enti locali più responsabilità, ma anche un maggior controllo della situazione rispetto all’agenzia stradale nazionale.
A FIRMARE il documento c’erano anche Andrea Cipani, assessore in Comunità montana dell’Alto Garda, Claudio De Lorenzo, capo dipartimento dell’Anas e Mauro Parolini, assessore provinciale. 
È stata sottolineata la valenza turistica internazionale della Gardesana, considerata tra le strade più belle del mondo a livello paesaggistico.
«Il settore turistico – ha osservato Parolini – ne trarrà un grande giovamento in quanto sulla Gardesana occidentale gravita la sostenibilità socio-economica delle comunità del medio alto Benaco».
LA CONSEGUENZA? «Si impone la necessità di garantire un elevato decoro e di pulizia della piattaforma stradale e delle sue pertinenze, adeguato alla suggestione del territorio attraversato e rispettoso delle aspettative dei turisti».
La45bis è, da Mazzano a Limone, strada statale, e quindi di competenza dell’Anas che ha pianificato una serie di interventi di manutenzione straordinaria, finalizzati a migliorare la percorribilità.
Tuttavia, la manutenzione ordinaria ha bisogno di un’attenzione costante: interventi di abbellimento e rifinitura per garantire all’arteria uno standard qualitativo di alto livello. Da qui l’opportunità di supportare l’Anas con interventi di manutenzione integrativa. 
La convenzione ha la durata di cinque anni. La somma stanziata è di 70 mila euro all’anno, di cui 30 mila a carico della Provincia (assumerà il ruolo di coordinatrice tra i Comuni ed interlocutrice tra gli stessi e l’Anas) e dagli enti locali 40 mila, mentre la Comunità Montana dell’Alto Garda si impegna ad attuare le attività in grado di concretizzare gli obiettivi enunciati.
«Entro fine giugno – ha concluso Parolini – i Comuni dovranno presentare un elenco delle opere da eseguire».