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Milano, 26 agosto 2013 – “Lotta alla burocrazia regionale attraverso una profonda semplificazione normativa”. È la ricetta che il Pdl in Consiglio regionale propone per alleggerire cittadini e imprese dal reticolo di incombenze procedurali causa, fra l’altro, del declassamento della Lombardia nel ranking europeo.

Mauro Parolini, capogruppo del Popolo delle Libertà in Regione, non nasconde la necessità di migliorare tanti aspetti della macchina pubblica regionale. “E’ il cattivo andamento dell’Italia che contribuisce al declassamento della Lombardia nel ranking europeo, tant’è vero che i fronti su cui la Regione guadagna invece posizioni sono quelli in cui ha diretta competenza (sanità e infrastrutture, per esempio). Ma non per questo vogliamo evitare di prenderci le nostre responsabilità. Chiediamoci, infatti, se la burocrazia regionale è ancora orientata a fare il bene di cittadini, corpi intermedi e imprese. O piuttosto, in alcuni casi, non deprime l’iniziativa di singoli e associazioni che si muovono per il legittimo interesse proprio e per quello di tutti”.

Oltre al dito puntato, Parolini indica una concreta via per correggere le cose. “Il Pdl in Consiglio regionale sta lavorando a tre sostanziali riforme. La prima prevede un profondo apporto di semplificazione negli adempimenti amministrativi, fiscali e contabili, spesso percepiti dal cittadino e dalle imprese come il principale ostacolo della loro crescita. La seconda, un cambiamento della legge sul governo del territorio (n. 12/05) all’insegna di un rapporto di maggior fiducia tra ente locale e cittadino e la terza che riformerà l’edilizia sociale”. Tutto questo, spiega Parolini, “ha come principio ispiratore l’idea di ente pubblico che smette i panni dell’arcigno controllore del cittadino e diventa suo sostenitore nella costruzione del bene comune”.