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Milano, 22 gen. – “Sono dichiarazioni molto chiare e fondate che, anche se un po’ sorprendentemente, indicano una convergenza tecnica tra l’aeroporto di Montichiari e quello di Bergamo: per questo credo che debbano essere oggetto di valutazione con l’auspicio che le interlocuzioni in corso producano accordi operativi”. È quanto ha dichiarato stamane Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, commentando le parole del presidente di Enac Vito Riggio, che nei giorni scorsi, a margine della presentazione del nuovo Piano di sviluppo dello dell’aeroporto di Orio al Serio ai Sindaci dei comuni attorno alla pista, ha espresso le sue previsioni negative in merito ipotizzata fusione tra l’aeroporti milanesi e quello bergamasco.

“Un accordo con Bergamo sarebbe quindi molto importante e auspicabile: giunti a questo punto – ha aggiunto Parolini – non si può perdere altro tempo nell’ambiguità e nell’attesa. Bisogna procedere con determinazione, perché il costo del non fare è troppo elevato per Montichiari e per il tessuto economico coinvolto”.

“La crescita di Orio al Serio – ha sottolineato Parolini – pone una seria ed ineludibile questione di sostenibilità  per lo scalo bergamasco e per tutto il sistema aeroportuale lombardo che non può essere lasciata in sospeso ancora per molto.

“Quello di Montichiari è l’aeroporto meglio infrastrutturato d’Italia. La qualità e la completezza dei suoi collegamenti – ha rimarcato l’assessore – sono infatti strategici non solo per la città di Brescia e le aree turistiche del Garda, ma anche per tutta la parte occidentale del Trentino e le località montane di quel territorio. Inoltre l’integrazione storica con gli aeroporti veneti, ora rafforzata dal controllo di Venezia sulla Catullo, non va abbandonata”.

“Per questo è fondamentale lo sviluppo di questo scalo. Alla sua già ampia ed eccellente disponibilità per la funzione di traffico cargo, così utile e necessaria per servire la vocazione manifatturiera e produttiva del nordest, si potrà affiancare – ha concluso Parolini –, seppure in modo complementare e in accordo con gli altri aeroporti del nord, anche quella a supporto delle consistenti opportunità di crescita che offre il mercato del turismo internazionale e le promettenti performance di incoming che fa registrare l’area turistica del Garda”.