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Milano, 14 nov. – “Possiamo andare orgogliosi di diverse cose in Lombardia, in tema di turismo. Intanto, l’applicazione di una legge che ha rinnovato la normativa; non avevamo una Destination managemen organization (Dmo) regionale, fino a due anni fa: con le camere di commercio siamo riusciti a mettere in campo una struttura divenuta punto di riferimento per la promozione e la fornitura di servizi in Lombardia: Explora. È stato questo il primo successo”. Lo ha spiegato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini, nel corso del talk organizzato nell’ambito degli Stati generali del turismo, a cui hanno partecipato Pietro Modiano, presidente Sea, Giordano Bruno Guerri, storico, giornalista, e presidente del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, Davide Rampello, regista, e Joe Bastianich, imprenditore.

NUOVO BRAND INLOMBARDIA “Il secondo – ha continuato l’assessore – è il brand. In Lombardia volevamo spendere per qualcosa che potesse lanciare un territorio nel suo complesso, anche ma non solo i tre brand più noti, Milano, Como e il Garda, e la montagna. Il brand “In Lombardia” è stato pensato per questo. Un brand che non nasconde gli altri brand ma li accoglie e trascina quelli meno conosciuti”.

SIAMO STATI FACILITATORI AGGREGAZIONE – “Abbiamo fatto capire in un comparto che per sua natura è molto disaggregato, fatto di tante imprese molto piccole – ha aggiunto Parolini – che è meglio mettersi insieme e che è più conveniente unire le forze per fare quello che da soli non si riesce a fare: la promozione, la presenza sui mercati internazionali e l’organizzazione di servizi. La Regione fa questo, in modo molto sussidiario. Non facciamo né gli albergatori, né gli organizzatori di eventi; piuttosto siamo dei facilitatori, con le norme, gli stimoli, fornendo servizi. E insistendo sulla formazione”.

LOMBARDIA PRIMA REGIONE TURISTICA – “Vogliamo che la Lombardia diventi la prima destinazione turistica. Per quanto riguarda i ricavi dal turismo straniero siamo già i primi in Italia, per essere primi complessivamente – ha concluso l’assessore – occorre puntare sempre di più sulla qualità, perché è la qualità del rapporto umano che decide del livello di eccellenza dell’esperienza turistica”.