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NASKO. PRESENTATO IN CONSIGLIO UN’INTERROGAZIONE SUL FONDO

PAROLINI (NCD): “NESSUNO TOCCHI UN PROVVEDIMENTO CHE TUTELA MATERNITÀ E VITA”

 

Milano, 4 marzo 2014 – “In occasione dell’approvazione del Bilancio, attraverso un nostro emendamento, abbiamo portato a 4,2 milioni le risorse stanziate per i Fondi Nasko e Cresco, due iniziative che rappresentano per noi delle priorità. Per questo, oggi, abbiamo presentato questa interrogazione per avere la conferma dei fondi stanziati e chiedere il mantenimento degli attuali criteri di assegnazione”. Questo il commento del capogruppo del Nuovo Centrodestra, Mauro Parolini, all’interrogazione, discussa questa mattina in Consiglio Regionale, sul tema delle risorse stanziate e i nuovi criteri di assegnazione dei Fondi Nasko e Cresco. Nello specifico le modifiche dei criteri riguarderebbero da una parte una riduzione della soglia ISEE da 12 mila euro a 7.700 e dall’altra l’innalzamento degli anni di residenza in Lombardia da 1 a 5 anni.

 

“In questi anni – spiega Parolini, – il Fondo Nasko si è rivelato un intervento utile e mirato in una congiuntura economica di grande difficoltà, uno strumento che contribuisce a eliminare qualunque ostacolo che renda difficoltoso fare una scelta a favore della vita. Per questo abbiamo voluto presentare questa interrogazione volta a chiarire i fondi stanziati e a chiedere il mantenimento degli attuali criteri di assegnazione senza inutili e strumentali cambiamenti, presentati dall’Assessore, che porterebbero circa 500 madri a non poter richiedere questo strumento, necessario per portare a termine la propria gravidanza”.

 

Nella sua risposta l’Assessore alla Famiglia, Cristina Cantù, ha confermato che le risorse stanziate per il 2014 sono 4,2 milioni di euro e allo stesso tempo ha ribadito la sua volontà di innalzare a 5 anni il periodo di residenza in Lombardia considerato che in questi anni il 75% dei progetti è stato utilizzato da donne di origine straniera.

 

“La risposta dell’Assessore – conclude il capogruppo del Nuovo Centrodestra – non può certamente accontentarci. Se da una parte, infatti, siamo soddisfatti della conferma delle risorse stanziate durante il Bilancio, dall’altra riteniamo grave la scelta di porre dei criteri così vincolanti e limitanti solo per escludere le donne straniere. Per il Nuovo Centrodestra il diritto alla vita non può e non deve dipendere dal colore della pelle. La finalità del Fondo Nasko va, infatti, ben oltre l'origine etnica del bambino”.