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Rassegna Stampa

Giornale di Brescia: Quagliariello: «L'alleanza con Forza Italia non è obbligatoria»

Il coordinatore nazionale del Nuovo centrodestra a Brescia tra Amministrative ed Europee ó La vera sfida sono le Europee e non le Amministrative. Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo centrodestra ed ex ministro perle Riforme nel Governo Letta ieri è stato a Brescia per parlare sia degli appuntamenti elettorali sia per fare il punto sulla campagna di tesseramento del partito. Non nasconde Quagliariello le vere sfide politiche che attendono l'Ncd alla prossima tornata elettorale. La soglia di sbarramento del 4 per cento prevista per le Europee non è uno scherzo soprattutto se si pensa che sul territorio, in occasione delle amministrative che si svolgeranno nello stesso fine settimana l'Ncd potrebbe essere spesso alleato di Forza Italia. «Ma non è obbligatoria un'alleanza a tutti i costi, se in singoli Comuni vi è convergenza sul candidato e sul programma nulla osta, ma stiamo ancora discutendo su come muoverci. Certo scavallare lo sbarramento alle Europee dove tutti corrono da soli è fondamentale». L'obiettivo nel mirino sono 9 milioni di voto su tutto il territorio nazionale: «Dobbiamo puntare sui 6 milioni di voti persi da Forza Italia e sui tre milioni di voti lasciati sul tavolo dalla lista Monti. Per conquistarli dobbiamo essere molto chiari sul nostro programma e puntare sul radicamento territoriale». Su questo secondo aspetto Quagliariello e il coordinatore provinciale di Ncd, Mauro Parolini, hanno fornito tutti i numeri del caso. Oggi, per altro si chiude il tesseramento in tutta Italia. “A Brescia sono stati fondati 130 circoli, con almeno 10 componenti, – ha spiegato Parolini. Questo mette Brescia, con 1.500 tesserati, al secondo posto in Lombardia per numero di iscritti alle spalle solo di Milano”. Complessivamente in tre mesi il Nuovo centrodestra ha tesserato 150mila persone in tutta Italia, di cui 4000 amministratori per un totale di undicimila circoli. Quagliariello non lo dice esplicitamente ma la Lombardia con i suoi 10mila tesserati ed un gruppo consiliare in Regione molto corposo è un obiettivo politico «sensibile»: «Si tratta di un territorio che ha sempre dato soddisfazioni al centro-destra. Deve essere chiaro che la nostra scelta politica a novembre è stata quella di da dare continuità ad una grande storia, quella del centrodestra, piuttosto che sostenere un'esperienza eroica individuale». CM

 

Corriere della Sera: Quagliarello, Parolini, Saglia pronti alla sfida delle europee

Centrotrenta circoli, millecinquecento iscritti a Brescia, 11 mila circoli e 130 iscritti a livello nazionale . Sono i numeri del Nuovo Centrodestra, «segno concreto – sono parole del presidente del gruppo Ncd in Regione Lombardia Mauro Parolini – della volontà di essere non un partito di èlite ma di popolo». Con Parolini, nell'area bar dei Macc De Le Ure in piazza Paolo VI, anche Stefano Saglia, gli assessori provinciali Maria Teresa Vivaldini e Corrado Ghirardelli, il capogruppo Ncd in Provincia Giampaolo Mantelli e il coordinatore nazionale del movimento ed ex ministro per le Riforme Istituzionali Gaetano Quagliarello. I presidenti dei circoli parteciperanno all'assemblea nazionale di fondazione del partito (dall'11 al 13 aprile) che eleggerà il coordinatore nazionale e la direzione; seguiranno i congressi provinciali e regionali. «Rischiamo di essere fuori moda – afferma con un pizzico di ironia Quagliarello -, ma vogliamo fare un partito democratico». Con regole, coordinatori e via dicendo. Il rapporto con Forza Italia e con gli altri pezzi del centrodestra sarà uno dei temi in discussione nell'assemblea nazionale, ma Quagliarello è chiaro: «Siamo dall'altra parte rispetto a chi è nel partito socialista europeo, ma quella con il centrodestra non è un'alleanza obbligatoria: non abbiamo paura di andare da soli». Quagliarello si sofferma sul metodo, a partire «dalle primarie come strumento di selezione delle cariche monocratiche, proprio come hanno fatto i popolari europei nei quali siamo stati accolti proprio nei giorni scorsi». L'ex ministro è consapevole che le Europee saranno il primo vero «esame di maturità» del movimento e si dice fiducioso che «il risultato possa essere buono» per il suo partito che guarda in modo esplicito a recuperare almeno una parte «dei sei milioni di voti persi da Forza Italia alle ultime elezioni e ai tre presi da Monte . Sa anche che la credibilità del suo partito si giocherà sul ruolo che riuscirà a giocare sul piano delle riforme e sottolinea che la prima vera «grande riforma è stata proprio la nascita del Nuovo Centrodestra». «Se non ci fosse stato questo evento – osserva -, il percorso delle riforme sarebbe stato bloccato: l'alternativa al Ncd sarebbe stata una crisi del Paese al buio». Ritorna sull'Europa, alla grande famiglia dei popolari «ridotta in Italia a esperienza eroica individuale». «Noi pensiamo al futuro», sottolinea e non lo dice ma è evidente che pensa anche al dopo Berlusconi. «Quagliarello è uno dei pochi politici che continuano a occuparsi di politica delle idee – rileva Saglia – e con il suo contributo ci sta dando un quadro valoriale di riferimento chiaro». Sul tavolo, a far bella mostra di sé, il libro di Quagliarello dal titolo: «Moderati. Per un nuovo umanesimo politico». Thomas Bendinelli