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Rho Pero/Mi, 04 apr. – "Il primato della Lombardia è in primo luogo una responsabilità, quella di essere il locomotore di un Paese che sta uscendo da una crisi difficile, ma che per molti aspetti ha prodotto un potenziamento delle nostre capacità. Nei diversi comparti dell'industria, e tanto più in quelli presenti al Salone, la Lombardia è capacità di creare, riconoscere la bellezza, e di produrre un collegamento stabile tra bellezza e produzione industriale. Questa è la caratteristica principale della nostra regione: sapere che industria, produzione ed economia non sono indipendenti da ciò che muove il cuore dell'uomo". Lo ha detto l'assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Mauro Parolini, intervenendo questa mattina all'inaugurazione del Salone del Mobile a Milano, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo.

SALONE SIMBOLO E IMMAGINE NOSTRA ECONOMIA – "Sappiamo che dietro a ogni impresa c'è un imprenditore – ha proseguito Parolini -, la sua famiglia, chi lavora per il bene proprio e del proprio paese. E' la chiave del lavoro nella nostra regione: la Lombardia è una grande citta diffusa, con un grande cuore pulsante a Milano e tanti altri centri motori dell'economia e della cultura e che sanno mostrare le ma grande attenzione a chi ha bisogno".

"Anche questo Salone, che stupisce per la bellezza di ciò che viene esposto, – ha aggiunto l'assessore – è simbolo della nostra economia, fatta di imprese che sanno crescere e guardare al futuro. Anche imprese con fatturati non grandissimi che sanno arrivare in paesi lontanissimi, portando con se il valore della propria creatività. Riconosciamo loro ciò che sta dietro, tenendo presente che se la crescita riparte solo per la statistica, se non sarà crescita capace di generare lavoro e non sarà sostenibile e inclusiva, credo che durerà poco. Noi siamo impegnati in questo: tutto il mondo economico lombardo ha ben chiaro che la sfida è questa: essere competitivi, alla pari e anche in vantaggio, con il resto del mondo, ma sapendo che questa sfida si supera o si perde tutti insieme".

CULTURA DIFFUSA – "Va fatta crescere con l'educazione una cultura diffusa – ha osservato Parolini – :chi lavora, ma anche i nostri studenti, ha bisogno di una visione culturale, di una formazione, di nuove competenze, di una attività educativa che metta al centro la persona. Su questo ci deve essere un obiettivo operativo, che ha una ricaduta pratica ma anche un valore generale: se la nostra economia è fatta di tante imprese piccole, che ci hanno fatto diventare quello che siamo, allora non val la pena stravolgere un tessuto economico che invece va valorizzato sino in fondo".

AUTONOMIA E TERRITORI SI CONSOLIDINO INSIEME – "L'autonomia dell' impresa e dei territori si salva, si consolida, lavorando insieme, per valorizzare quella dimensione che la piccola impresa da sola non può avere – ha detto Parolini – . Associazioni datoriali, economiche, aggregazioni come quella che allestisce questo grande Salone hanno un ruolo fondamentale. Regione Lombardia è presente, ascolta queste realtà, vuole essere la voce del suo territorio, anche nei confronti del Governo centrale".

"In lei confidiamo, – ha concluso Parolini, rivolgendosi al presidente della Repubblica – sapendo che potremo guardare a un periodo in cui sia possibile nella concordia sociale politica ed economica costruire un futuro migliore per noi e i nostri figli".