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Milano, 13 apr. – “Quello che emerge da questa vicenda è soprattutto un problema educativo che interroga tutti e che ha bisogno di essere affrontato con serietà e condivisione, prima ancora che con la consueta richiesta di telecamere e di misure di sicurezza urgenti”. È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore al Turismo, Commercio e Terziario di Regione Lombardia commentando i sfregi che recentemente hanno deturpano le incisioni rupestri di Capo di Ponte, nel Parco di Naquane, sito archeologico dichiarato nel 1997 Patrimonio dell'umanità dall'Unesco.

“Quando l’affermazione effimera del sé sovrasta e supera l’importanza di un patrimonio inestimabile – ha spiegato Parolini – è una sconfitta di tutti. Dobbiamo lavorare con i ragazzi per suscitare l’attenzione al bello e recuperare una maggiore condivisione nella conservazione della ricchezza artistica e storica che contraddistingue la nostra regione e il nostro Paese”.

Secondo Parolini si è trattato di “un episodio da condannare con fermezza, che eviterei di enfatizzare, minimizzare o di spostarne la lettura su altri piani, ma che ha bisogno di essere rilanciato come autocritica e provocazione alla politica, alla società civile e alle agenzie educative”.