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Giornale di Brescia 14 gennaio 2010
 
Treno, imbarcazioni, piste ciclabili. Cambia strategia il turismo del lago di Garda. Meglio, allarga i propri orizzonti e punta ad attrarre nuovi flussi turistici che facciano delle fruizione di paesaggio, beni storici, ambientali e culturali l’asse principale dei propri interessi ma in un’ottica di utilizzo di un sistema di mobilità diverso.
Due ruote, rotaia e navigazione
Centrata su una vasta rete di piste ciclabili, sul treno e sul trasporto via acqua. Insomma un turismo sostenibile in grado di distinguere il Garda come territorio d’eccellenza a livello europeo. E questa si è rivelata la carta vincente del «Piano integrato d’area del lago», proposta che metterà in movimento investimenti per ben 13,5 milioni di euro, più di 5 finanziati a fondo perduto con risorse europee dalla Regione Lombardia che ha sposato le scelte della Provincia di Brescia, Agenzia del territorio e dei comuni di Desenzano, Lonato, Manerba, Padenghe, Sirmione, Pozzolengo.
Tutto ruota attorno all’idea di puntare su una nuova strategia di fruizione di paesaggio, beni storici, culturali, ambiente che abbandonando il classico spostamento con la vettura privata privilegia, al contrario un nuovo sistema di trasporto bicicletta-nave-treno unico nel suo genere in Europa. E ancora rafforzare un turismo di matrice culturalmente più elevata attratto dalle eccellenze dell’area e costruire una nuova strategia di marketing. La parte del leone è affidata ai progetti messi in campo dall’Assessorato ai lavori pubblici della Provincia che punta a creare sul Garda una mega rete di piste ciclabili. Non a caso quasi la metà dei finanziamenti sono stati assegnati ai programmi dell’assessore Mauro Parolini che in pochi anni ha realizzato nel Bresciano oltre 350 chilometri di ciclabili.
Il tour ciclistico del lago
«Il progetto riguardante la rete del lago di Garda punta a creare quella che, a opere completate, sarà la pista più bella e spettacolare d’Europa – sottolinea l’ing. Parolini -. Cinque sono le proposte finanziate. La loro realizzazione prevede un investimento di 6,2 milioni di euro con un concorso economico regionale di 2.515.000 euro. L’opera principale è indubbiamente il secondo percorso della Valtenesi fra Salò e Lonato e la sua prosecuzione poi fino al confine con Castiglione e la Provincia di Mantova. Sono stati finanziati interventi a Limone del Garda, Campione e Gargnano.
«Il mio obiettivo – continua l’assessore – è quello di creare la ciclabile del Garda che a nord si colleghi, oltre Limone alla pista ciclabile del Trentino e dell’asse che va verso l’Austria. Una ciclabile destinata a diventare il perno della rete del lago, raccordata ai servizi di trasporto delle navi e dei battelli della Navigarda che già trasportano oggi 2,5 milioni di passeggeri ed a quello del sistema ferroviario che ha sul lago 8 stazioni. Alcuni tratti della pista ciclabile del Garda fra Salò e Limone vengono realizzati con fondi già stanziati, altri sono ancora in fase di progettazione. Complessivamente la rete ciclabile sul lago si svilupperà per 160 chilometri; 87 sono già stati realizzati, 53 lo saranno presto. Mancano 25 chilometri che, si prevede richiederanno altri 20 milioni da sommare ai 36 già spesi o impegnati».
Ennio Moruzzi