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Bresciaoggi 29 dicembre 2009

Viabilità valsabbina, «apre finalmente la strada della concordia e della speranza». 
A dirlo, convinto, è stato monsignor Ivo Panteghini, che, in rappresentanza del vescovo Luciano Monari, ha benedetto il lotto «Vobarno-Sabbio Chiese» della statale 237 del Caffaro. «Strada – detto – della concordia, perchè la si è ottenuta tutti assieme, senza distinzioni di colore politico; e della speranza, perché questo rappresenta oggi per la comunità valsabbina. Una benedizionen che pur in questa fredda giornata, impartisco a cuore caldo».
SI È COSÌ aperto al traffico, dallo svincolo di Pompegnino di Vobarno a quello di Sabbio Chiese completo di quello intermedio di Clibbio, il tratto lungo 6 chilometri e mezzo, che completa il percorso da Villanuova sul Clisi a Barghe Nord, tratto stradale lungo 15 chilometri. «Questi 6.500 metri – ha spiegato Michele Adiletta, direttore Centrale di Anas in rappresentanza del presidente Pietro Ciucci – sono comprensivi dei 3.700 metri coperti dalle 3 gallerie “Carpeneda”, “Prada” e “Pavone”, e dei 270 metri che costituiscono i ponti “Chiese” e “Trinolo” con vari cavalcavia e sottopassi».
ALL’INAUGURAZIONE, oltre ai vertici dell’Anas c’erano tutti i sindaci valsabbini e non solo: per la Provincia, l’assessore ai lavori pubblici Mauro parolini ed il presidente Daniele Molgora; molti esponenti politici regionali e il ministro Maria Stella Gelmini in rappresentanza del Governo. «Oggi quest’opera è realtà, e dà merito ai valsabbini per l’impegno profuso – ha spiegato-. Questo è un esempio positivo di come, per raggiungere i risultati, vada applicato il principio della sussidiarietà».
Il beneficio maggiore con quest’apertura stradale a cura di Anas l’avrà Vobarno, fino ad oggi attraversato giornalmente da circa 25.000 veicoli, molti dei quali mezzi pesanti, costretti a farlo in quanto non esisteva altra valvola di sfogo per chi doveva risalire la valle. «Nel complesso – stato spiegato nel corso della cerimonia – l’investimento richiesto è stato di 57,4 milioni di euro, interamente finanziati da Anas. E questa è la 13esima opera viaria aperta al traffico da Anas negli ultimi 3 anni, per circa 500 milioni di euro».
«UN LAVORO faticoso – ha commentato parolini – che, iniziato negli anni ’90, ha visto l’impegno di tutti, enti locali, Comunità Montana, Provincia ed Anas, che ci ha stupito tutti, stavolta, per il rispetto dei tempi. Oggi è un bel giorno per la Vallesabbia». Una Vallesabbia che, secondo Molgora, ha smesso di essere la Cenerentola sul fronte della viabilità.
Ma oggi la Cenerentola ha messo la scarpetta giusta e, una volta sposato il suo principe, ha saputo farsi strada e, sulle note dell’Inno di Mameli, ha visto la «ministra» Maristella Gelmini tagliare il nastro che, per i valsabbini, ha sancito la fine di un lungo incubo viabilistico, fatto di code e paesi strozzati nella morsa del trafficio e dello smog.